Il progetto nasce dalla voglia, necessità ed esigenza di far rivivere le emozioni dell’appuntamento artistico più famoso al mondo che si svolge nel deserto del Nevada: il “Burning Man”.
L’installazione ha il compito di voler far continuare a parlare l’uomo Kafka.
Con chi vuole comunicare l’uomo kafka? Quale è la spinta di questa voglia di comunicazione?
L’uomo kafka è un uomo di ricerca con il cuore aperto, comunica con il suo interno, inteso non come interiorità ma spiritualità.
La spinta è l’amore, l’amore gratuito quello che si impara, che è un rendere sacro.
Kafka 9.0 si trasforma da installazione a tridimensione, è un qualcosa di diverso e unico perché è la riscoperta di ciò che sembrava essersi perso nella memoria.
La rappresentazione, con un materiale che ricorda l’origine, ovvero la resina, riporta all’onesto, al semplicemente ”arte senza voler strafare, senza voler a tutti i costi stupire per apparire".
Una parte del ricavato della vendita delle opere sarà devoluto al CENTRO DISABILI DELLA FONDAZIONE DON GNOCCHI - Milano.