Il manifesto Transformazione è un manifesto per l’arte, è un concetto nuovo.
Transformazione è un manifesto dentro le linee dell’arte.
L’illustrazione deve conquistare i suoi motivi interni, le ragioni intime del suo operare, del suo
valore; questo perché fin dalla sua nascita, fin da sempre, è stata circoscritta all’austera immobilità del concetto produttivo: manovalanza secondaria alla parola stampata e all’arte.
E’ giunto il tempo di concepire l’illustrazione non più come dentro il luogo del linguaggio, del racconto, bensì come immagini libere che sappiano esprimere l’associazione tra il sentimento e le parole.
L’illustrazione è la pittura degli stati d’animo e gli illustratori così come i pittori realizzano immagini, creano la quarta dimensione, soddisfano i sentimenti di ciascuno.
Le emozioni, i sentimenti, accendono la lampadina di ognuno di noi, per dire - mi piace -non mi piace:“Il problema non è nel riuscire ad “acchiappare” le cose, che può anche riuscirti, ma se poi non ti accendi?” (Enzo Cucchi 2007).
Questo è la base su cui poggia la parola “trans-formazione”, l’ideologia volta alla “pitturazione” ovvero azione e pittura di un nuovo tipo d’immagine.
Il testo, l’illustrazione, l’arte devono essere viste come linee parallele altrettanto belle e dritte non complementari ma indipendenti di vita propria che si alimentano e che possono anche sopravvivere sole.